CCNL 2019-2021 – Ripresa delle trattative
Oggi con l’Aran c’è stata la ripresa del negoziato per il rinnovo del CCNL 2019/2021.
Si è trattato di una riunione interlocutoria dalla quale principalmente è emersa la volontà di serrare la tempistica dei lavori e da qui il calendario delle prossime riunioni in questo mese di settembre e fissate per i giorni 9, 15, 22 e 23.
Di rilevante non è emerso granché però è stata occasione per approcciare un confronto sulla lettura e/o interpretazione delle novità contenute nell’art. 3 del DL 80/2021, come modificato in sede di conversione, e sulle correlazioni e effetti che questo potrebbe avere nella discussione relativa alla definizione del nuovo ordinamento professionale.
Diversamente da altri, abbiamo espresso alcune perplessità in merito ai contenuti dell’art. 3 del DL 80/2021 poiché non lo riteniamo risolutivo del fenomeno del “mansionismo” e né ci sembra consentire la possibilità di superare i vigenti limiti alle risorse da destinare alla contrattazione integrativa.
Al presidente dell’Aran, ancora una volta e al di là delle perplessità, abbiamo manifestato tutta la nostra volontà ed il nostro impegno per una rapida chiusura del negoziato, ma nello stesso tempo abbiamo espresso la nostra preoccupazione per l’andamento del negoziato che, a condizioni date, rischia di prolungarsi nei prossimi mesi del 2022, quindi a contratto 2019-2021 abbondantemente scaduto.
È nostra opinione che, e lo abbiamo detto nel corso della riunione, a fronte di una eventualità del genere per di più condizionata dalla discussione su quale nuovo ordinamento sarebbe preferibile, auspichiamo una chiusura veloce con la definizione della parte economica, delle regole per lo smart working e con la dovuta manutenzione di alcuni aspetti normativi e con ciò consentire, nel più breve termine possibile, a tutti i dipendenti di percepire quegli incrementi stipendiali attesi dal 1° gennaio 2019.
Rimaniamo convinti della necessità di un nuovo ordinamento professionale, per il quale, come è noto, la nostra proposta prevede l’introduzione dell’Area Quadri e la soppressione dell’Area Prima/Area A, ma siamo altrettanto consapevoli che il protrarsi a tempo indefinito della discussione sull’ordinamento professionale non possa e non debba essere motivo, o strumentalità, per ritardare il rinnovo del Contratto.
Parteciperemo, come sempre, alle prossime riunioni ribadendo le nostre proposte e le nostre ragioni e comunque con spirito costruttivo per chiudere, rapidamente e bene, il CCNL 2019-2021.
Il Segretario Generale
Massimo Battaglia