“Esprimo soddisfazione per i contenuti del nuovo DPCM dell’11 marzo con il quale il Presidente del Consiglio dei Ministri Conte ha accolto le richieste formulate dall’UNSA con il recente atto di diffida affinchè ai lavoratori pubblici venisse assicurato appieno il diritto alla salute, senza l’inaccettabile penalizzazione di vedersi collocati in ferie forzate” afferma Massimo Battaglia, Segretario Generale della Federazione Confsal-UNSA
“Il DPCM, come da noi richiesto, ferma restando la necessità di favorire il più possibile la fruizione degli istituti su base volontaria (tra cui le ferie, i congedi ed i permessi) previsti dai contratti collettivi, introduce – e qui è la novità – “in via ordinaria” lo svolgimento delle prestazioni lavorative informa agile (c.d. smart working) anche in deroga alle modalità previste dalle norme di riferimento” spiega Battaglia.
“Sin dalle prime ore di oggi abbiamo chiesto a tutte le amministrazioni” prosegue
Battaglia “confortati anche dal parere del nostro legale Avv. A. Mirra, l’applicazione immediata del DPCM e considerare già da stamattina i dipendenti in lavoro agile da casa, salvo coloro che devono assicurare i servizi pubblici essenziali”
“Naturalmente, in presenza di ingiustificate “resistenze” siamo pronti ad ogni azione, anche giudiziale, per difendere i lavoratori che dovessero essere ulteriormente penalizzati dalle amministrazioni inadempienti” fa sapere il Segretario generale del sindacato autonomo.
“Tutti insieme” conclude Battaglia “vinceremo anche questa prova nazionale, attraverso comportamenti consapevoli, corretti, di buon senso a partire da quelli decisi da oggi dalle amministrazioni nei confronti dei loro dipendenti”
UNSA VINCE BATTAGLIA DI CIVILTA – LAVORO AGILE PUBLICO IMPIEGO CONTRO VIRUS