Ministero del Lavoro: Coronavirus, ripensare subito al Modello Organizzativo. Serve Coraggio e Tempestivita’.

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Si è svolta il 3 marzo u.s. la riunione tra l’Amministrazione e le OOSS e Rsu che ha riguardato per buona parte l’emergenza sanitaria connessa al Coronavirus.

 

Il Segretario Generale, dott. R. Tangorra, nel dar conto delle pronte misure adottate dall’Amministrazione ha portato un messaggio volto a tranquillizzare gli animi, chiarendo che, a suo avviso -volenti o nolenti-, con questo virus si dovrà imparare a convivere, adottando tutte le misure di precauzione e tutti gli accorgimenti di comportamento necessari, limitando in tal modo i rischi sia personali che per gli altri.

 

L’UNSA ha riconosciuto la prontezza dell’Amministrazione nell’adottare alcune misure sin dai primi giorni della diffusione in Italia dell’epidemia, malgrado la stessa non ha riguardato direttamente la città di Roma.

Ad avviso dell’UNSA, comunque, un gruppo dirigente ha il dovere di tenere in considerazione ogni scenario possibile in una situazione in repentino cambiamento ed ha il compito di pianificare la gestione dell’emergenza che potrebbe verificarsi nel caso di una progressione epidemica in altre zone del paese, compresa Roma.

Per questo abbiamo chiesto all’Amministrazione di realizzare -tra tutti i Direttori Generale- una riflessione aggiuntiva che porti al ripensamento totale dell’organizzazione del lavoro attuale, con l’obiettivo di essere in grado -con coraggio e tempestività- di diminuire sensibilmente e in brevissimo tempo le presenze dei lavoratori nei locali ministeriali, e di garantire la produttività attraverso modelli organizzativi basati su modalità di lavoro agile, da attribuire a richiesta ai lavoratori nella maggior quantità possibile. Non immaginiamo -realisticamente- un modello di lavoro a “Ministero vuoto”, ma né riteniamo risolutiva l’attribuzione del lavoro agile a qualche decina di unità aggiuntive rispetto a coloro che sono già stati ammessi allo smart working per via ordinaria. Pensiamo invece sia possibile nonché doveroso per tutelare la salute dei lavoratori e dei rispettivi familiari, potenziare fortemente il ricorso al lavoro agile e implementarlo su larghissima scala.

Abbiamo altresì chiesto una disciplina più stringente degli accessi dall’esterno, dando chiare disposizioni alle portinerie e a tutti coloro che sono incaricati di tenere riunioni con personale che proviene da regioni o aree a maggior rischio contagio.

Abbiamo chiesto inoltre un Piano straordinario di sanificazione per gli ambienti con interventi ripetuti e programmati e non una tantum.

L’Amministrazione ha espresso disponibilità ad allargare l’attribuzione al lavoro agile non solo a lavoratori con particolari patologie ma anche, per analogia, a coloro che hanno conviventi in tali situazioni, precisando comunque che il Decreto del Segretario Generale non prevede limitazioni di sorta.

Altresì, pur nella difficoltà del reperimento di materiale igienizzante da parte del fornitore, l’Amministrazione ha comunicato che saranno distribuiti individualmente prodotti ad uso personale con funzione disinfettante.

 

Buoni pasto.

Viste le novità sul versante fiscale introdotte dall’ultima Legge di Bilancio, l’Amministrazione ha provveduto ad attivarsi per la sostituzione dei buoni pasto cartacei con quelli elettronici.

Tale procedura dovrebbe concludersi tra aprile o al massimo maggio, con la consegna della tessera elettronica su cui i lavoratori troveranno caricati anche quei buoni pasto che non sono stati consegnati in modo cartaceo durante questa fase di transizione tra i due sistemi.

 

Roma, 4.03.2020

 

Confsal-UNSA Lavoro

Gian Maria Giovannetti

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