«In questi ultimi giorni gli organi di stampa hanno diffuso informazioni sui rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici per il triennio 2019-2021 indicando un valore mensile di 100 euro» dichiara Massimo Battaglia, Segretario Generale della Federazione Confsal-UNSA, che osserva
«Dall’analisi degli stanziamenti in legge di bilancio 2020 si evince chiaramente che tale informazione non tiene conto dei vincoli normativi già esistenti di destinazione delle risorse. Si tratta di “vincoli” che ammontano a 960 milioni di euro e sono: per l’indennità di vacanza contrattuale, per l’elemento perequativo e, infine, per i fondi per il trattamento accessorio delle Forze di polizia, delle Forze armate e dei VV.FF.»
«Nei fatti le risorse residue portano ad un rinnovo contrattuale con un incremento medio mensile, al lordo delle ritenute previdenziali e fiscali, di 71,41 euro» chiarisce Battaglia, che prosegue
«Un dato che vale per i grandi numeri e che peggiora quando poi si scende nel particolare dei Comparti contrattuali e dei settori che compongono i singoli Comparti. Dalle tabelle allegate risulta in modo evidente quanto riassunto prima e, soprattutto, la differenza esistente fra quanto stanziato e quanto invece dovrebbe valere il rinnovo contrattuale utilizzando gli indici programmati dell’IPCA».
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