«Il momento per il Paese è drammatico, ma ancora più grave è la gestione che il Governo fa dei propri lavoratori. Se da un lato il Presidente Conte dice agli Italiani “state a casa”, dall’altra dice ai lavoratori pubblici “voi andate a lavorare”, come fossero esenti da contagio per sé e i propri familiari, come se fossero carne da macello» afferma Massimo Battaglia, Segretario Generale Confsal-UNSA.
«Per fermare il contagio le persone devono restare a casa. Lo Stato deve assicurare i servizi essenziali, vale a dire rispondere ai bisogni dei cittadini, sicurezza, sanità e ciò che è funzionale a non far crollare definitivamente l’economia e quindi i livelli occupazionali. Per tutto il resto» afferma Battaglia «c’è tempo di fare le cose con 2 settimane di differenza, perché davanti alla salute non ci sono altre priorità»
«Chiediamo pertanto al Governo di impartire alle amministrazioni pubbliche precise istruzioni, che prevedano l’individuazione dei servizi essenziali da realizzare sui posti di lavoro, di attivare immediatamente tutte le postazioni per cui è possibile svolgere il lavoro in modo agile da casa, e per tutti gli altri casi di lasciare le persone a casa con permesso speciale ai sensi dell’art. 19 del Decreto Legge n. 9 del 2 marzo 2020»