Unsa DIFESA: Assemblea Nazionale Unitaria Roma 17 Aprile 2019

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Care colleghe e cari colleghi,
quello che ci siamo lasciati alle spalle è stato un anno molto complesso e impegnativo per la funzione
di rappresentanza e di tutela dei diritti e dei bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici.
Un anno in cui abbiamo finalmente riconquistato – dopo ben 10 anni di aspettative tradite e in un
periodo storico e politico caratterizzato da una grave e perdurante crisi economica e finanziaria – il
rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro per il triennio 2016/2018, imprimendo una svolta
positiva all’azione e contrattazione sindacale che si è riappropriata di quegli spazi di democrazia
partecipata per lo più compressi dalla legge n.150/2009 (cd.Brunetta).
Alla Difesa, in particolare negli ultimi tre anni, abbiamo insieme saputo costruire, promuovere e
mettere in campo molteplici iniziative politico/sindacali che, unite ad una efficace mobilitazione delle
lavoratrici e dei lavoratori civili coinvolti, hanno consentito di riaffermare con forza il ruolo e
l’importanza della rappresentanza sindacale confederale per la tutela del lavoro, del salario e della
professionalità del personale civile e, soprattutto, raggiungere risultati mai conseguiti prima, come del
resto conferma anche il gradimento complessivo espresso dall’85% circa dei lavoratori nell’ambito
della consultazione elettorale per le elezioni RSU dello scorso anno.
Molto è stato sicuramente fatto in quest’ultimo periodo, ma molta strada c’è ancora da fare per
attenuare le criticità del sistema e salvaguardare le prospettive di un settore lavorativo del pubblico
impiego peculiare e strategico per la tenuta della democrazia e la difesa del Paese.
Impegno che dovrà riguardare anche il miglioramento delle condizioni economiche e lavorative
del personale civile dipendente, tuttora destinatario di un trattamento economico notevolmente
inferiore a quello generalmente attribuito, dalle altre amministrazioni pubbliche, ai colleghi di pari
ruolo e qualifica, per non parlare di quello, di gran lunga superiore, riservato alla componente militare
che opera negli stessi ambienti ed uffici con compiti amministrativi o comunque non operativi.
Come sapete, nella delicata interlocuzione avviata con il Ministro Trenta abbiamo già avuto modo
di affrontare la discussione su talune di queste importanti questioni, proponendo idee e soluzioni sulle
quali, se ad alcune il Ministro ancora non ha dato risposte adeguate, per altre si è riservato di fare una
valutazione che auspichiamo poter conoscere e discutere quanto prima.
Peraltro, pur apprezzando la disponibilità al confronto, riteniamo necessario accelerare i tempi di
risoluzione delle problematiche avanzate che, almeno per noi, devono però iniziare a produrre risultati
concreti e tangibili.
Ciò detto, serve subito a nostro giudizio:
– un urgente piano straordinario di assunzioni, in grado di far fronte all’alto numero di pensionamenti
già previsto per i prossimi tre anni, con ogni probabilità ulteriormente aumentato
dall’ormai prossima applicazione della cosiddetta “quota 100”, prevedendo il reclutamento di
almeno 5000 unità di personale tecnico e amministrativo da destinare in particolare all’area tecnico
operativa ed industriale;
– il superamento della legge 244/12, interrompendo la progressiva riduzione delle tabelle organiche
sino al 2024, ostativa al piano di assunzioni;
– l’avvio del progetto di riapertura delle ex Scuole Operai, oggi Centri per la formazione professionale,
cui destinare – con contratti di formazione lavoro già previsti dalle norme vigenti per il
pubblico impiego – i giovani che al termine del proprio percorso scolastico svolto soprattutto in
scuole professionali sono in cerca di adeguata occupazione;
– un intervento complessivo, non più ulteriormente rimandabile, di adeguamento del trattamento
economico del personale civile della difesa, da ottenere mediante l’insieme delle proposte
avanzate da FPCGIL CISL FP UIL PA E UNSA CONFSAL sul salario accessorio nell’incontro del
12 marzo scorso, nonché, fermo restando l’attuale assetto normativo del Comparto di riferimento,
all’individuazione della soluzione tesa ad armonizzare il trattamento economico del personale
civile con il superiore livello degli emolumenti percepiti presso altre P.A., a parità di area e fascia
retributiva di inquadramento, tenuto conto, in particolare, delle peculiari attività di impiego, funzionali
all’operatività dello strumento;
– lo sblocco delle progressioni tra le aree funzionali, con particolare riferimento anzitutto al
transito del personale civile dalla 1^ alla 2^ area e a seguire, con modalità progressive, da ottenere
mediante la riproposizione della bozza di norma che reca “ Misure per la riqualificazione professionale
del personale dell’Amministrazione difesa”, a suo tempo elaborata con il Gabinetto del
Ministro, che ne prevede anche la forma di finanziamento;
– la definizione del CCNI parte normativa del Ministero Difesa, tenuto conto che il contratto
delle Funzioni Centrali ha innovato la disciplina del rapporto di lavoro demandando ai contratti
Integrativi il compito di prendere atto delle novità e renderle concretamente applicabili.
Sull’argomento FP CGIL CISL FP UIL PA E UNSA CONFSAL hanno inoltrato una da tempo trasmesso
a Persociv una piattaforma di rivendicazione che sarà oggetto di discussione e confronto
fra delegati e lavoratori;
– la ricollocazione, su base volontaria, degli ex militari transitati nei ruoli civili dell’A.D. anche
verso altre pubbliche amministrazioni, iniziativa rivolta in particolare a coloro che hanno bisogno
di avvicinarsi ai propri luoghi di residenza. Sull’argomento – per non alterare ulteriormente la
funzionalità del sistema difesa e creare inutili disparità di trattamento con personale in possesso
dei titoli richiesti – chiederemo di evitare di attribuire funzioni direttive a personale ex militare
che, essendo privo dei requisiti previsti per l’espletamento dei compiti stabiliti dalle declaratorie di
profilo, assuma posizioni di privilegio a danno delle professionalità civili esistenti e titolate;
– la definitiva risoluzione delle problematiche della busta paga e del Noi Pa attraverso il completo
rinnovamento delle strutture organizzative ed informatiche che ne governano la gestione;
– l’urgente nomina del nuovo Direttore della Direzione Generale del Personale e delle altre
rilevanti direzioni, tuttora prive dell’organo di vertice amministrativo, per proseguire il confronto
sulle tematiche sospese fra le quali il richiamato Contratto Collettivo Nazionale Integrativo;
– il superamento dell’affidamento strutturale degli Organismi di Protezione Sociale ai privati,
tenuto conto del degrado che ne è derivato, attraverso la modifica del codice dell’Ordinamento
Militare ripristinando l’affidamento prioritario alle associazioni dei dipendenti;
– la tempestiva risoluzione della questione benefici lavori insalubri e polverifici, per rendere
pienamente esigibili i diritti dei lavoratori a cui si rivolge la normativa vigente.
Questi gli argomenti che abbiamo scelto di portare all’attenzione della Ministro della Difesa in
questa prima fase di confronto recependo le sollecitazioni raccolte nelle assemblee e sui posti di lavoro,
e che intendiamo affrontare nella discussione del 17 aprile in assemblea.
Vi invitiamo, quindi, a garantire per quella data la massima partecipazione delle delegate e
delegati del Ministero della difesa.
Fraterni saluti
Fp Cgil                       Cisl Fp                                        Uil Pa                              Confsal Unsa
Florindo Oliverio      Angelo Marinelli                       Sandro Colombi       Gianfranco Braconi
Francesco Quinti     Massimo Ferri – Franco Volpi

Assemblea Nazionale unitaria dei Quadri – 17.04.2019._pdf

 

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