Proprio come succede nelle rappresentazioni teatrali, sia nelle commedie che nei drammi (come in questo caso), oggi abbiamo assistito “all’ultimo atto” messo in scena in questi mesi dall’Amministrazione e da alcune OO.SS. per quanto riguarda le trattative per il FRD 2020 nel nostro Ministero. In teatro l’ultimo atto è quello dove si svelano tutti “retroscena”, le “connivenze”, le “mezze verità”, le “trame” che fino ad allora si erano nascoste, ma che alla fine vengono inesorabilmente a galla.
Nel comunicato del 30 settembre u.s. la Federazione Unsa dichiarava la propria convinzione circa lo svolgimento delle Progressioni economiche per l’anno in corso, avanzando molti dubbi sulla volontà di farle da parte sia dell’Amministrazione che di alcune OO.SS..
Soltanto ieri pomeriggio, in previsione dell’incontro odierno, Persociv ci faceva recapitare altre DUE “bozze” di Ipotesi di accordo FRD 2020: nella prima erano inserite le progressioni, nella seconda no, come aveva già fatto in occasione dell’incontro citato. Già allora avevamo contestato l’anticipazione della “doppia bozza” in quanto riteniamo tale procedura inusuale e poco chiara.
Il Direttore Generale di Persociv, nella sua introduzione, sostanzialmente ci ha relazionato sui timori che la Direzione si è posta circa la tempistica per lo svolgimento dell’iter procedurale per le approvazioni necessarie da parte degli Organismi preposti alla vidimazione dell’Ipotesi di Accordo, con il pericolo che le somme stanziate sarebbero “andate perse”. Ci ha anche confermato la volontà delle OO.SS. (tranne 1) di non fare, anche per quest’anno, le progressioni economiche, rimandando tutto al 2021, facendo una nota a verbale congiunta in cui si spiegano le motivazioni.
A questo punto abbiamo contestato con forza le affermazioni, ribadendo che stiamo ancora nei tempi utili per lo svolgimento delle progressioni e soprattutto che non si perde nessuna somma stanziata a questo scopo; abbiamo inoltre sottolineato come fosse evidente la chiara volontà di non farle.
Facevamo notare al Direttore che, nel comunicato di sigle che avevano già svolto l’incontro di oggi, si afferma … “ Il Direttore ha subito chiarito la impossibilità degli sviluppi economici il cui iter non potrebbe essere concluso in nessun caso oltre il 2020 con la conseguenza che i circa 5 milioni di Euro previsti non ritornerebbero ai lavoratori neppure come FUS, ma andrebbe al Mef. Abbiamo allora richiesto il ritiro di una proposta non realizzabile…..”.
Il Direttore ci confermava di non aver detto in questi termini le cose. A questo punto abbiamo chiesto una smentita di quanto affermato nel comunicato, ma ci ha risposto di non volerlo fare in quanto molte volte nei comunicati si “enfatizza” quanto detto e che rientra nel gioco delle parti (????!!!!!).
Insomma siamo alle solite chi mente? o mentono entrambi appositamente?
A questo punto l’Unsa dichiarava di voler sottoscrivere immediatamente l’Ipotesi di accordo in cui sono previste le progressioni economiche per il 2020, ma il Direttore ci “stoppava” dicendo che ciò non era possibile in quanto l’accordo da sottoscrivere è quello scelto dalla maggioranza delle OO.SS., quindi quello senza progressioni, e che se non volevamo sottoscriverlo avremo potuto non apporre la nostra firma.
Facevamo notare al Direttore che quella non è la procedura contrattualmente prevista: la procedura dice che l’Amministrazione presenta una proposta (cosa che ha fatto) e che l’accordo è valido con il “maggior consenso possibile” ottenuto. Non c’entra nulla “la maggioranza” tra le OO.SS..
Purtroppo siamo all’ennesima beffa per il personale civile che da anni aspetta un adeguato riconoscimento economico, attesa mitigata solo grazie alle progressioni economiche svolte in questi ultimi anni. Facciamo presente che nonostante l’impegno preso l’anno scorso (nota a verbale FRD 2019) di svolgerle nel 2020, anche per quest’anno le progressioni non si faranno, precludendo a circa 2.500 colleghi di avere una busta paga più pesante.
Ecco, siamo al termine della rappresentazione, all’ultimo atto: una volta svelati i colpevoli e i complici, purtroppo rimangono le vittime.
Un caloroso saluto a tutti
Il Segretario Nazionale
Gianfranco Braconi