L’UNSA SCRIVE AL SOTTOSEGRETARIO PER TUTELARE I COLLEGHI
Cari colleghi,
di fronte all’enorme confusione che regna sull’argomento delle ispezioni ai centri
di accoglienza per i migranti, con procedure “fai da te” e, purtroppo, con diversi
casi di colleghi sottoposti, loro malgrado, ad indagini dalle Procure per ipotetici
reati connessi alle verifiche, l’UNSA non poteva restare a guardare.
Dopo aver trascinato i colleghi delle varie professionalità in questo impegno
gravoso ed ulteriore rispetto al lavoro quotidiano, senza prevedere coperture
assicurative, formazione adeguata e nemmeno compensi, il Ministero non tutela
i colleghi che si trovano, frastornati, a fare i conti con avvisi di sottoposizione ad
indagini.
Senza contestare l’operato della Magistratura, ci preme evidenziare che qui si
tratta di fare verifiche sulle quali la maggior parte dei colleghi non sono
assolutamente preparati e per aspetti che esulano spesso dalla loro competenza.
Inoltre, ogni realtà locale si regola come crede non essendoci un atto di indirizzo
specifico sulle attività ispettive e sugli aspetti operativi, relativamente all’utilizzo
di auto di servizio, allo svolgimento in orario di servizio o pomeridiano, etc..
Ci siamo perciò fatti carico della questione attraverso una nota, in allegato, al
Sottosegretario Sibilia perché la questione venga affrontata in maniera organica.
Come sempre vi terremo aggiornati sull’argomento.
Roma, 12 Marzo 2019