Roma 23 luglio 2024. Si è tenuto oggi all’ARAN il terzo incontro per il rinnovo del CCNL 2022-2024 del Comparto Funzioni Centrali, durante il quale sono stati illustrati alcuni aspetti economici.
A fronte di risorse stanziate per i rinnovi contrattuali che coprono il fabbisogno utile ad un incremento medio delle retribuzioni complessive del 5,78%, l’Aran ha consegnato una proposta di utilizzo di dette risorse che porterebbero aumenti mensili sul tabellare -che ricordiamo essere identico per ciascuna area di tutto il comparto- pari a 141 € per l’area dei Funzionari, a 116,10 € per l’area degli Assistenti e a 110,40 per l’area degli Operatori.
Rimarrebbero ulteriori risorse pari a circa 31€ medi mensili pro capite di comparto, sul cui utilizzo si dovrà ragionare nelle prossime riunioni.
L’UNSA ha sottolineato quanto il problema della perequazione delle retribuzioni complessive tra i diversi settori, può e deve trovare una risposta efficace rimuovendo il tetto ai salari accessori che in molte amministrazioni sottrae risorse importanti alla contrattazione integrativa.
Così come l’UNSA ha chiesto un intervento legislativo per l’adeguamento del valore del buono pasto per renderlo al passo con la vita di oggi dopo anni di immutato valore nominale.
Sul piano normativo contrattuale, nel rilevare l’accoglimento da parte dell’Aran di alcune osservazioni fatte già alla seconda riunione, l’UNSA ha ribadito l’importanza di intervenire sul piano delle relazioni sindacali, maggiore trasparenza dei dati relativi alle risorse dei Fondi risorse decentrate recuperate in virtù dei cessati dal servizio e un esplicito richiamo -tra le materie oggetto di contrattazione- agli incentivi tecnici connessi al Codice degli Appalti 2023 e alle risorse derivate da progetti europei. Abbiamo inoltre chiesto di esplicitare tra le materie di contrattazione anche i criteri per i passaggi tra le famiglie professionali.
A fronte poi, di una proposta Aran di prorogare al 30.06.2025 l’uso dello 0,55% per i passaggi verticali in deroga, l’UNSA ha chiesto di fissare il termine al 31.12.2026 per consentire a quelle Amministrazioni ove ancora non si è concluso l’accordo sulle nuove famiglie professionali di completare in modo approfondito la fase negoziale senza l’assillo di una scadenza prossima.
Abbiamo chiesto come UNSA altri interventi specifici sul lavoro agile:
- Compatibilità nell’accordo individuale tra lavoro agile e lavoro da remoto. Per noi, essendo misura organizzativa oggetto di un accordo tra dirigente e lavoratore, è possibile realizzare un calendario con alcuni giorni in smart e altri con orario rigido, a seconda delle esigenze delle parti.
- Snellire i controlli sulle postazioni per facilitare l’attuazione del lavoro da remoto
- Neutralità della fruizione degli istituti contrattuale come ferie, permessi, malattie sul computo dei giorni di presenza/a distanza previsti dai regolamenti delle amministrazioni.
Abbiamo poi chiesto un intervento sul Welfare, per aumentare le forme di utilizzo, fino a contemplare l’uso di piattaforme di servizi volte alla fruizione di fringe benefit, che possono portare importanti vantaggi fiscali.
Il Presidente Naddeo ha chiarito che la bozza fornita è da considerarsi aperta, in ogni sua parte, normativa ed economica, rendendosi disponibile ad ulteriori riflessioni, contributi e precisazioni al fine di giungere ad una condivisione finale sul testo del contratto.
I lavori si sono aggiornati a settembre.
Cordiali saluti.
Il Segretario Generale
Massimo Battaglia