UNSA GIUSTIZIA, Manifestazione piazza montecitorio, Roma: “il personale al centro di ogni riforma”

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30 Settembre 2021 - Protesta Confsal Unsa - Montecitorio, Roma.

Roma, 30.09.2021. Grande e sentita partecipazione alla manifestazione odierna UNSA sulla giustizia, in Piazza Montecitorio, nel silenzio di tutte le forze politiche e sociali, contro una ennesima riforma sulla pelle dei lavoratori e contro una classe politica che da anni ignora i lavoratori della giustizia, non tenendo fede agli impegni assunti.

Nonostante le limitazioni sul numero dei partecipanti, imposte dalla Questura causa Covid,  Confsal UNSA ha voluto manifestare per denunciare il forte disagio dei dipendenti circa l’iniquo trattamento da parte del nostro Ministero che si dimentica di loro, un personale invisibile allo stremo delle forze che porta avanti uffici giudiziari, istituti penitenziari, giustizia minorile, esecuzione penale esterna e gli Uffici NEP.

All’iniziativa ha partecipato anche il Segretario Generale della Confsal, prof. Angelo Raffaele Margiotta, il quale ha assicurato il pieno sostengo della confederazione a tutte le ulteriori azioni che la Federazione UNSA vorrà intraprendere a tutela del personale.

«La Riforma Cartabia introduce importanti novità, ma fallisce miseramente alla radice poiché non pone al centro del disegno di riforma proprio quel personale che ogni giorno consente al Ministero della Giustizia di realizzare i propri compiti istituzionali» afferma Massimo Battaglia, Segretario Generale.

«Il Pnrr prevede per il Dicastero 2,3 miliardi di euro, con cui tra l’altro si finanzia precariato, ma il Governo non ha previsto neanche un centesimo -non per forza con fondi europei-, per il personale in servizio che affronta giornalmente una situazione di perenne emergenza, con carichi di lavoro al collasso e organici insufficienti. Ci sono 5 milioni di cause arretrate e pensare che la Riforma Cartabia possa smaltirle è pura utopia. Eppure tutti tacciono, tranne l’UNSA, che non ha mai avuto padroni e come sindacato autonomo non ha nessun debito politico».

Il Segretario Generale ha chiesto l’inserimento in Legge di Bilancio di stanziamenti per assunzioni a tempo indeterminato in tutti i Dipartimenti del Dicastero, risorse aggiuntive per il Fondo risorse decentrate al fine di assicurare il doveroso riconoscimento economico ai lavoratori e il rispetto degli accordi finora rimasti disapplicati.

Dalla piazza si è alzato il grido del personale che pretende di non essere dimenticato.

L’UNSA si aspetta a breve un segnale dalla Ministra con l’apertura di trattative e azioni concrete da parte del Governo per il personale. Se ciò non dovesse avvenire, l’UNSA continuerà a intraprendere iniziative a tutela dei lavoratori.

 

Link fotografico https://www.confsal-unsa.it/manifestazioni/

comunicato giustizia 30 settembre 2021

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