Nel corso delle riunioni dell’11 e 19 giugno, l’UNSA ha segnalato all’Amministrazione in modo dettagliato e motivato che vi è una errata costituzione del Fondo risorse decentrate (ex FUA), tale da determinare una diminuzione delle risorse disponibili per i lavoratori rispetto a quelle che dovrebbero esserci se fossero applicate correttamente le norme contrattuali vigenti.
Non ci interessa capire di chi siano le responsabilità. Poco ci interessa sentire che al Ministero del Lavoro è sempre stato fatto così. All’UNSA interessa che si cambi rotta proteggendo gli interessi dei lavoratori.
Ciò che chiediamo è l’applicazione puntuale del CCNL 2016-2018 e dei canali di finanziamento del Fondo risorse decentrate che esso prevede, senza perdere neanche 1€.
E se a difesa del personale deve muoversi anche il Ministro nella qualità di Vice Premier, noi chiediamo che lo faccia.
Abbiamo inoltre segnalato un altro errore nella bozza presentata dall’amministrazione, riguardo all’applicazione dell’art. 78 del CCNL (quello relativo alla ‘maggiorazione’ legata alla performance individuale), poiché da questa errata lettura potrebbero determinarsi differenziazioni di oltre 1.000 euro a favore di una limitata quota di personale.
Anche qui: abbiamo segnalato che riteniamo assolutamente necessario evitare clamorose differenziazioni tra i lavoratori ai sensi dell’art 78, anche perché -oltre a non ritenere giustificabili sperequazioni di questo livello- la determinazione di chi ha diritto a ricevere la maggiorazione si basa su un Sistema di misurazione e valutazione della performance che non è stato oggetto di alcun confronto con le rappresentanze sindacali.
In attesa delle determinazioni dell’Amministrazione rispetto alle sollecitazioni dell’UNSA, espresse a volte anche in completa solitudine, assicuriamo il massimo impegno per la difesa dei redditi dei lavoratori.
Vi terremo aggiornati.
Confsal-UNSA Lavoro
Gian Maria Giovannetti