Si è svolto l’incontro con l’Aran per la prosecuzione della trattativa per il rinnovo del CCNL 2019-2021.
La riunione odierna si è concentrata sulla possibile struttura economica delle “nuove” progressioni economiche all’interno delle aree.
Nel merito l’Aran ha ipotizzato un numero massimo di progressioni (per dipendente) all’interno di ogni area così suddiviso:
- 6 per la terza area;
- 6 per la seconda area;
- 3 per la prima area.
Sull’entità economica invece di ogni progressione, fermo restando i valori univoci per ogni area, l’Aran ha prospettato importi che, secondo le loro analisi quantitative, potrebbero stabilirsi nell’alea seguente:
- Da € 1.247 a € 1.518 (annuali) per la terza area;
- Da € 616 a € 840 (annuali) per la seconda area;
- Da € 281 a € 460 (annuali) per la prima area.
Per la futura “quarta area” e la relativa struttura retributiva l’Aran ci ha comunicato che sta procedendo con ulteriori approfondimenti in modo da definire importi stipendiali correlati alle nuove e elevate professionalità richieste per i compiti e le responsabilità ad essa corrispondenti.
Molte le riflessioni sottoposte all’Aran sui due punti a partire dall’ipotesi che gli importi sopra indicati non debbano essere considerati vincolanti per il negoziato, così come il numero massimo di progressioni economiche possibili e che queste siano il punto di partenza, per tutti i dipendenti, con l’avvento del nuovo ordinamento professionale.
È stata comunque occasione per ribadire che nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento sia garantito e salvaguardato il maturato economico, sia in termini quantititativi che per gli effetti previdenziali e assistenziali.
È stato nostro l’invito all’Aran di affrontare il tema dell’indennità di amministrazione correlata al nuovo modello di ordinamento professionale che, a nostro parere, non può differire dal modello “stipendio” ma diversificato per Amministrazione.
All’Aran abbiamo ribadito la richiesta di avere un recupero completo e totale dei nuovi trattamenti economici denominati “differenziali stipendiali” poiché rappresentano l’elemento trainante per la piena attuazione del nuovo ordinamento professionale.
Ancora una volta abbiamo sottoposto all’Agenzia la richiesta di attivarsi con i ministeri competenti affinché sia soppresso l’obbrobrioso “tetto” alla determinazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa.
Un incontro che ha mostrato aspetti positivi, quanto meno nei termini di un confronto serrato che si predispone ad affrontare i temi spinosi delle quantificazioni economiche.
Dall’Aran sono arrivate alcune disponibilità di mediazione su alcuni punti che saremo in grado di valutare meglio in occasione del prossimo incontro calendarizzato per il 3 novembre prossimo alle ore 10,30.
Il Segretario Generale
Massimo Battaglia